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ARTE COME CATALIZZATORE DI MODA CIRCOLARE
Si apre un nuovo capitolo nel nostro percorso di innovazione sostenibile: Regenesi è partner del progetto CirculART 4.0, lanciato ieri alla Fondazione Pistoletto Cittadellarte, in collaborazione con il Material Innovation Lab (MIL) del gruppo Kering.
L'Advisory Board include Christian Tubito (Material Innovation Lab Director Kering), Maria Fernanda Hernandez (Global Sustainability Expert e Sustainability Director Temera), Matteo Magnani (Senior Policy Analyst Ellen MacArthur Foundation), Cecilie Thorsmark (CEO Copenhagen Fashion Week), Sara Sozzani Maino (Creative Director Sozzani Foundation), Michelle Francine Ngonmo (Founder e CEO Afro Fashion Association e Black Carpet Awards), Jalaj Hora (founder e CEO di Synthegrate, ex Global Vice President of Product Innovation and Consumer Creation Nike), Gabi Scardi (storica dell'arte e curatrice).
Il progetto coinvolge le artiste Camilla Alberti, Giulia Filippi, Mako Ishizuka, insieme agli stilisti Francesca Basta, Martina Boero e Piero D’Angelo.
Questo progetto, ispirato alla visione del “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, rappresenta per noi molto più di una semplice collaborazione. È la conferma della nostra convinzione che l’arte sia un elemento trasformativo essenziale nel percorso verso una moda realmente circolare.
L’arte, nel nostro DNA di innovatori sostenibili, gioca un ruolo fondamentale: rompe gli schemi dell’esistente per creare nuove #estetiche di circolarità, trasforma materiali riciclati in oggetti del desiderio e crea profonde connessioni emozionali con chi sceglie i nostri prodotti. Non si tratta solo di dare nuova vita ai materiali, ma di reinventare il concetto stesso di bellezza sostenibile.
In questo dialogo tra arte e moda circolare, vediamo l’opportunità di elevare la sostenibilità da scelta alternativa a nuovo paradigma di lusso consapevole. Attraverso la creatività artistica, stiamo scrivendo un nuovo capitolo nella storia della moda sostenibile, dove innovazione, bellezza e responsabilità ambientale si fondono in un’unica visione.
Si apre un nuovo capitolo nel nostro percorso di innovazione sostenibile: Regenesi è partner del progetto CirculART 4.0, lanciato ieri alla Fondazione Pistoletto Cittadellarte, in collaborazione con il Material Innovation Lab (MIL) del gruppo Kering.
L'Advisory Board include Christian Tubito (Material Innovation Lab Director Kering), Maria Fernanda Hernandez (Global Sustainability Expert e Sustainability Director Temera), Matteo Magnani (Senior Policy Analyst Ellen MacArthur Foundation), Cecilie Thorsmark (CEO Copenhagen Fashion Week), Sara Sozzani Maino (Creative Director Sozzani Foundation), Michelle Francine Ngonmo (Founder e CEO Afro Fashion Association e Black Carpet Awards), Jalaj Hora (founder e CEO di Synthegrate, ex Global Vice President of Product Innovation and Consumer Creation Nike), Gabi Scardi (storica dell'arte e curatrice).
Il progetto coinvolge le artiste Camilla Alberti, Giulia Filippi, Mako Ishizuka, insieme agli stilisti Francesca Basta, Martina Boero e Piero D’Angelo.
Questo progetto, ispirato alla visione del “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, rappresenta per noi molto più di una semplice collaborazione. È la conferma della nostra convinzione che l’arte sia un elemento trasformativo essenziale nel percorso verso una moda realmente circolare.
L’arte, nel nostro DNA di innovatori sostenibili, gioca un ruolo fondamentale: rompe gli schemi dell’esistente per creare nuove #estetiche di circolarità, trasforma materiali riciclati in oggetti del desiderio e crea profonde connessioni emozionali con chi sceglie i nostri prodotti. Non si tratta solo di dare nuova vita ai materiali, ma di reinventare il concetto stesso di bellezza sostenibile.
In questo dialogo tra arte e moda circolare, vediamo l’opportunità di elevare la sostenibilità da scelta alternativa a nuovo paradigma di lusso consapevole. Attraverso la creatività artistica, stiamo scrivendo un nuovo capitolo nella storia della moda sostenibile, dove innovazione, bellezza e responsabilità ambientale si fondono in un’unica visione.