Il pensiero della donna? Circolare. Quello dell'uomo? Lineare. Sono le conclusioni di uno studio durato 30 anni della professoressa Emilia Costa della cattedra di psichiatria dell' università ''La Sapienza'' di Roma.
Nell’esperienza quotidiana ci accorgiamo che il pensiero femminile predilige una modalità analogica, circolare curvilinea, ondulatoria nel disporre i contenuti rappresentativi; mentre il pensiero maschile predilige quella logica, lineare, sequenziale, angolare. Come si dice, l’uomo pensa una e una sola cosa alla volta, la donna no. L’uomo segue un ragionamento lineare che da un punto porta ad un altro, che ad un problema cerca una soluzione puntuale in maniera lineare. La donna invece, occupandosi spesso di più tipi di lavoro contemporaneamente, ha sviluppato per forza di cose una funzione pensiero che mette insieme vari componenti: sapori, colori, modelli, tutta una serie di funzioni con modalità ondulatoria.
''Questa distinzione è importantissima perché porta a due modi diversi di comportarsi. Tra l'altro nella relazione uomo-donna incide moltissimo perché ognuno non riconosce nell'altro il tipo di pensiero diverso che a sua volta porta a comportamenti diversi. Le relazioni familiari e di coppia spesso non funzionano bene perché presuppongono questo tipo di pensiero diverso che non viene riconosciuto come fisiologico, quindi le persone possono inutilmente colpevolizzarsi."
Ovviamente anche nelle imprese il problema rimane; coniugare modalità di comunicazione e di lavoro che partono da presupposti diversi necessita di un’attenzione dei manager e degli imprenditori. La gestione della diversità di genere, con tutte le ricchezze e le opportunità che genera, interseca quasi riflettendolo anche il tema della sostenibilità in azienda. Nelle imprese il tema del coniugare pensiero puramente tecnico funzionale (finalizzata alla massimizzazione dell’abilità logica e tecnica e del profitto) con un pensiero di sostenibilità complessiva dell’organizzazione (sociale, ambientale ed economica) è un processo in atto ma di difficile declinazione. Un po’ come la dieta a primavera, se ne parla moltissimo, ma poco si fa.
In questo contesto, Regenesi si propone come partner di aziende che siano interessate a realizzare progetti di Responsabilità Sociale e che percepiscono l’ecosostenibilità come un valore concreto di business. Le opportunità di collaborazione sono diverse ma, nella nostra esperienza, quelle che possono portare maggiori vantaggi alle aziende sono:
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A questo punto forse non è un caso che Regenesi, impresa che opera in ottica di economia circolare dal 2008, sia nata dall’intuizione di una donna!